Avanti! online, 10.06.2019, Oggi Forlì e Ferrara, domani l'Emilia-Romagna di Luca Pellegri

Articolo del 10.06.2019 pubblicato sull’Avanti! online

È andata male, anzi, peggio. Nessuno dubita che in Democrazia l’alternanza di Governo sia fisiologica e virtuosa, ma conta molto la qualità delle forze in campo. La nuda verità è che a Ferrara e Forlì hanno vinto la Lega e Fratelli d’Italia: a Ferrara in modo palese con Alan Fabbri, a Forlì come dioscuri di un candidato Sindaco debole. Per inciso, l’abile Sottosegretario alla Giustizia Morrone, vero motore della Campagna Elettorale a Forlì è in rampa di lancio come candidato per Salvini alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna.

Chi fa Politica ha il proprio breviario di frasi fatte di fronte ad una sconfitta: “Ci preoccupa l’astensione”, “Non si possono mescolare le Amministrative con le Politiche”, “Congratulazioni al nuovo Sindaco, faremo un’ opposizione responsabile”.

Ebbene: non vale più. Il voto ha avuto un forte significato Politico, ha ribaltato i rapporti di forza in tutta la Regione, dove la Lega è primo Partito per distacco. Gli elettori hanno voluto punire il PD ad ogni costo? Può darsi, ma il Segretario Zingaretti dice che va tutto bene e ci sono segnali di ripresa.

Ne prendiamo atto, ma noi, piccoli Socialisti, ci permettiamo di osservare fraternamente che le cose non stanno affatto così. Rispolverare la “vocazione maggioritaria” con il 22% appare bizzarro, pensare che l’Emilia-Romagna si possa anche perdere, una gigantesca mancanza di sensibilità Politica.

Sia detto chiaramente: se si perde l’Emilia-Romagna, crolla un sistema, nonché l’ultimo baluardo del centro-nord. Se la Toscana progressista (complimenti!) da segni di vivacità ed ha ancora un anno per eleggere il Presidente della Regione, qui si voterà a Novembre, come dire domani.

È urgente un tavolo permanente del centro-sinistra a livello Nazionale e Regionale, con pari dignità politica per tutte le forze di area, in cui sia strettamente vietato parlare di candidature, ma in cui si affrontino con decisione i nodi che affliggono il Paese ed i Territori; ora, non 30 giorni prima delle Elezioni.

Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur

Luca Pellegri, Direzione Nazionale del PSI

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