Spesso le Elezioni Europee danno, in Italia, risultati bizzarri e, a volte, illusori. Tuttavia si tratta pur sempre di voto squisitamente Politico da interpretare.

Evidente e quasi certamente irreversibile il ribaltamento dei rapporti di forza tra Lega e 5Stelle; di fatto è nato un nuovo centrodestra a trazione Salviniana. Riuscirà il Governo a resistere a questa “rivoluzione”?

Se da una parte la classe dirigente pentastellata ha l’interesse di mantenere in piedi il Governo, anche in posizione di totale subordinazione, dall’altra, la Lega ha tutto l’interesse di capitalizzare il consenso ottenuto il 26 Maggio e trasferirlo in Italia. Cercherà l’incidente? Si accontenterà di essere il “Dominus” dell’attuale governo? Forse non oggi, forse non domani, ma esiste un convitato di pietra, anzi 3: lo Spread, l’aumento IVA, la Finanziaria “monstre”.

In tutta franchezza chi, oggi, vorrebbe accollarsi una manovra finanziaria durissima, frutto degli errori di uno dei peggiori Governi della Repubblica? Forse conviene lasciare in mano ai 5Stelle questa bomba innescata e poi votare? Vedremo…

Forza Italia declina con il suo Leader. L’unico dubbio che resta è se rimarrà l’ultima ridotta dei moderati di centro-destra o se si apriranno i recinti verso il nuovo padrone.

La sinistra dura e pura appare irrilevante politicamente prima ancora che elettoralmente.

Come sempre, chi ci regala puro stupore sono gli amici ed alleati del PD: abbiamo vinto! Zingaretti dixit. Vorremmo sinceramente credergli, ma il 22,7 % con un’affluenza inferiore di oltre 20 punti rispetto alle Politiche del 2018 (e 110000 voti in meno) ci lasciano perplessi. Sempre Zingaretti su Repubblica “il 27 Maggio possiamo dire che esiste un bipolarismo Lega-PD”: sembra tanto la rievocazione della “vocazione maggioritaria” di Veltroniana memoria, mah…

Il PSI ha aderito con 5 candidature nella lista +Europa-Italia in Comune. Dobbiamo ringraziare le cinque Compagne che si sono battute come leonesse ed Enzo Maraio che con il suo impegno ed energia ha vinto il Giro d’Italia in anticipo e con distacco: un bel segnale rivolto alla comunità Socialista per l’esordio sul campo di un nuovo Segretario. Attenzione però: il 3,1 della Lista +Europa non da un senso di stabilità (basti pensare che a Parma, governata da Pizzarotti la lista ha preso 8,3%, non molto, tutto sommato); se si vuole costruire una seconda gamba del centrosinistra appare necessario il coinvolgimento dei Verdi, e sarebbe comunque poco per contrastare efficacemente la nuova Destra.

In ultima analisi, sarebbe auspicabile una sorta di “tregua” Elettorale, per avere il tempo di fare vera Politica: cultura, strategie lunghe, comunicazione sui contenuti e non sulle liste da votare.

Luca Pellegri, Direzione Nazionale del PSI

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